Commenta la designer Jehsel Lau: 

 

La moda è diventata una macchina pesantissima da muovere, con troppi ingranaggi che per lo stilista emergente diventano quasi impossibile da muovere. Ciò ha una logica e trova una risposta nel fast fashion che non è solo dei grandi magazzini di moda come Zara, Shein, H&M , tra gli altri, ma ha anche il volto di grandi marchi storici le cui produzioni sono ormai sempre più commerciali  e con il sigillo made in China, India o Bangladesh.

 

Fin dai miei esordi nel design della moda, sono convinta che il gioco della moda non debba essere solo uno, e che tanti altri elementi e caratteristiche vadano tenuti in considerazione per poter vendere e creare un timbro personale. 

 

Grazie ai social network e ad un mercato più consapevole e responsabile a seguito della pandemia, possiamo ritenere che non ci sono più formule particolari o catene infinite per raggiungere il cliente responsabile.

 

 

Con il Friendship & Community Tour voglio ribadire che la cosa più importante per il brand continua ad essere una moda responsabile, dove si produce solo ciò che è richiesto, dove si tagliano i costi a carico del cliente, per rendere la moda più equa e democratica.

 

Lo Haute a Porter Friendship & Community Tour è un formato di vendita leggero, organico e onesto in cui i clienti del marchio in Italia e in Messico ospitano il marchio per una giornata di esposizione. Ciò consente alla comunità circostante e agli amici dell’ospite di scoprire la prossima collezione e preordinare i pezzi preferiti per la seguente stagione. 

 

Sì, pre-ordine! Stiamo parlando dell’alta moda e della moda di una volta, prima del boom della produzione di massa. La comunità che ordina in anticipo non solo sostiene il marchio, ma entra a far parte di un sistema in cui la moda rallenta e diventa sostenibile e redditizia per il piccolo produttore. 

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Senza dubbio, la moda sta assumendo sempre più un ruolo onesto e responsabile verso un mondo più sostenibile.